Progetto I CARE

Trenta ore di servizio di cittadinanza per gli studenti del quarto anno.
L’educazione civica che si fa esperienza e cura del bene comune.

Documento integrale

Per approfondire il percorso 2022/2023

Coordinamento del progetto

Chiara Baronchelli
Elena Bulla
job@canossacampus.it

Perché I care

I care, mi sta a cuore, aveva scritto
Don Lorenzo Milani su una porta della sua scuola a Barbiana.

Questa idea che l’educazione alla cittadinanza attraversi anche l’opera formativa della scuola, non solo come formazione culturale (che vuol dire conoscere la Costituzione, conoscere i diritti ed i doveri dell’essere cittadini) ma anche come azione concreta di servizio e di partecipazione, sta alla base di una serie di attenzioni e di proposte che abbiamo appunto messo dentro a questo titolo.

Mi sta a cuore significa che tutto quello che mi sta intorno può meritare anche il mio contributo perché il mondo diventi migliore di come l’ho trovato e che, in questo piccolo esercizio dei “doveri” dell’essere cittadini (dell’appartenere/dell’essere parte di una comunità), c’è del bene che rimane, per così dire, sul terreno e c’è del buono che ritorna come esperienza formativa che legittimamente rientra nelle finalità di un percorso scolastico, ed in particolare dell’Educazione Civica.

Nel quarto anno della nostra scuola, pertanto, ogni studente dovrà svolgere 30 ore di “servizio civile”. Il progetto I care si configura come attività in PCTO (ai sensi della legge n.107/2015, legge n.145/2018) e con valenza all’interno dell’insegnamento di Educazione Civica.

In cosa consiste

Il “luogo” presso il quale svolgere lo stage viene scelto dallo studente o suggerito dalla scuola, anche sulla base di aspetti logistici ed organizzativi o di relazioni o attività che sono già in essere. Pensiamo che sia opportuno che l’esperienza consenta di individuare e coltivare legami con il proprio territorio e con la propria comunità e che metta nella condizione di sapersi muovere con autonomia e responsabilità anche nei rapporti con le istituzioni.

Possono essere suggeriti dalla scuola progetti significativi proposti da alcuni Enti del territorio. Gli ambi del servizio possono essere i più diversi: dalle attività assistenziali (cura e riabilitazione, reinserimento sociale, assistenza e prevenzione, servizi di primo soccorso), alle attività legate all’ambiente e alla protezione civile (difesa ecologica, tutela, incremento e fruizione del patrimonio forestale), alle attività culturali ed educative (promozione culturale, educazione e formazione, salvaguardia del patrimonio artistico).

Possiamo dire che il criterio è che queste ore siano dedicate in modo gratuito a fare qualcosa di buono per gli altri. Tra queste attività possono essere comprese anche esperienze promosse dalla scuola che abbiano un insegnante responsabile (servizio in biblioteca, attività pomeridiane nel dopo-scuola, progetti specifici).

Nelle 30 ore può essere compreso anche parte del tempo che l’ente potrebbe richiedere e mettere a disposizione per una opportuna formazione aggiuntiva rispetto a quella erogata a scuola.