Scritta da Carlo Goldoni nel 1750, La locandiera è un capolavoro di intreccio, un raffinato meccanismo a orologeria. Protagonista è l’astuta Mirandolina, che gestisce a Firenze una locanda ereditata dal padre e viene costantemente corteggiata dai suoi avventori, il marchese di Forlipopoli, aristocratico decaduto, e il conte d’Albafiorita, un mercante che, arricchitosi, è entrato a far parte della nuova nobiltà. I due personaggi rappresentano gli estremi dell’alta società veneziana del tempo. L’astuta locandiera non si concede a nessuno dei due, lasciando intatta l’illusione di una possibile conquista. I nobili clienti, invaghiti, tardano a lasciare l’osteria, contribuendo alla crescita del profitto e della fama della locanda. Fino all’arrivo del Cavaliere di Riprafratta, aristocratico altezzoso e misogino incallito, che sconvolge il fragile equilibrio della locanda. Mirandolina si ripromette così di farlo innamorare di sé…
Spettacolo di recupero de “I due gemelli veneziani”, le cui recite in calendario lo scorso gennaio sono state annullate a causa di alcuni casi da Covid-19.
Gli spettatori originariamente in possesso di abbonamenti e biglietti per I due gemelli veneziani hanno accesso diretto: potranno presentarsi direttamente al Teatro Sociale con il vecchio biglietto; il posto in sala rimane il medesimo.