Incontro con il fotografo Matteo Biatta, fotografo freelance

“Dalla fine della seconda guerra mondiale, sono due le guerra che hanno interessato direttamente l’Europa: quella nei Balcani negli anni ’90 e quella in Ucraina da febbraio 2022.

Il mio lavoro, svolto nel 2015 in Bosnia e nel 2022 prima al confine e poi all’interno del Paese in conflitto, non si focalizza sul lato più violento, scabroso e morboso della guerra con immagini scioccanti, bensì punta a raccontare la vita quotidiana di chi vive nel mezzo di un conflitto con situazioni che ogni giorno rendono la stessa esistenza precaria.

Il secondo aspetto è legato, invece, alla vita di chi abita un Paese dove il conflitto è finito da vent’anni: odio mai passato, ferite fisiche e psicologiche indelebili, paesaggi radicalmente cambiati per sempre e contesti urbani ancora impregnati di segni che richiamano la violenza della guerra.

L’incontro proposto è volto a proporre una riflessione agli studenti, non tanto sugli effetti immediati della guerra che vediamo quotidianamente nei nostri Tg o su siti internet di testate giornalistiche di tutto il mondo, bensì sulle conseguenze che ogni guerra ha, anche a distanza di molto tempo, quando i giornalisti non ci sono più e le luci della ribalta sono accese per altri conflitti”.