di Stefano Massini
regia Mauro Avogadro
Nel 1960 viene arrestato in Argentina Adolf Eichmann, il gerarca nazista responsabile di aver pianificato, strutturato e dunque reso possibile lo sterminio di milioni di ebrei. Dai verbali degli interrogatori, dagli atti del processo, dalla storiografia tedesca ed ebraica oltre che dai saggi di Arendt, prende forma questo dialogo teatrale di feroce potenza. Ed ecco rivelarsi una prospettiva inquietante: Eichmann non è affatto un mostro, bensì un uomo spaventosamente normale, capace di stupire più per la bassezza che per il genio. Uno qualunque, altro che monumento criminale. È mai possibile che l’uomo più temuto da milioni di deportati fosse un essere così vicino all’uomo medio? Ma è proprio qui, in fondo, che prende forma il male: nella più comune e insospettabile piccolezza umana.

21 aprile 2022 Teatro Sociale